L'Alkermes: storia del liquore rosso amato dai Medici!

L'Alkermes: storia del liquore rosso amato dai Medici!

Rosso e profumato... 

Con il suo inconfondibile colore rosso e il sapore speziato, l’Alkermes (o Alchermes) è un liquore che affonda le sue radici nel lontano passato. Il nome deriva dall’arabo al-qirmiz, che indica il colore rosso cremisi tipico di questo liquore, storicamente sembra quindi che fu da loro inventato e poi portato prima in Spagna, durante la colonizzazione araba e in seguito in Toscana, durante il regno dei Medici. E proprio con la Toscana, in particolare con Firenze, è nato un legame così stretto con questo particolare liquore, che noi fiorentini tutt’oggi ne rivendichiamo la paternità.

E’ a Firenze, infatti, che il liquore, considerato come elisir di lunga vita, iniziò ad essere prodotto. Per prime furono, intorno al 1230, le suore dell’Ordine di Santa Maria dei Servi. La ricetta venne poi trascritta due secoli dopo da fra' Cosimo Bucelli, direttore dell'Officina di Santa Maria Novella, mentre nel 1859 venne redatto il più antico prezzario di questo liquore a noi rimasto.

Amato e sorseggiato dai Medici, nel giardino di Lorenzo il Magnifico, si considera fosse la bevanda più apprezzata durante le riunioni di scultori, pittori, poeti. Il liquore era sorseggiato sia dai pontefici de’ Medici: Leone X e Clemente VII, che dalla regina Caterina, che ne portò la ricetta fino in Francia, dove divenne nota con il nome di “Liquore de’ Medici”. Dalla Francia poi la famiglia lo fece conoscere in tutta Europa.

Per tutto l'Ottocento l'Alkermes era conosciuto come il "liquore di Firenze" o il "liquore dei Medici" e tutt’ora è considerato un prodotto agroalimentare tipico della Toscana.

Oggi l’Alkermes è utilizzato e apprezzato oltre che come liquore, anche come bagna per dolci. Largamente utilizzata in pasticceria e per ricette casalinghe, è infatti ideale per aromatizzare e colorare molti dolci. 

Come si produce?

Ancora oggi nella nostra azienda produciamo nel rispetto della ricetta tradizionale e utilizzando metodi artigianali, un Alchermes naturale, utilizzato poi per realizzare la bagna che comunemente viene usata in pasticceria.

Cannella, chiodi di garofano, cardamomo, semi di coriandolo, macis, rosa centifolia… sono alcune delle spezie usate per realizzare questo liquore. Le spezie sono messe a macerare nell’alcool, una volta ottenuta la così detta “tintura” si aggiunge acqua, zucchero, fiori di arancio, vaniglia… nel rispetto della tradizione, viene poi aggiunto il composto colorante da cui il liquore prende il nome, la cocciniglia (al-qirmiz appunto), da sempre impiegato nella sua preparazione, essiccata e ridotta in polvere, dotata di un forte potere colorante e del tutto naturale.

Il tutto viene poi mescolato e lasciato riposare in botti di rovere per circa 6 mesi, dopo di che viene filtrato e imbottigliato.

Tante quindi sono le preparazioni dolciarie che vedono l’Alkermes come ingrediente fondamentale; forse la più famosa, caratterizzata proprio dal colore e dal sapore di questo liquore, è quella delle pesche all’Alkermes. Dalla forma che ricorda, non a caso, il frutto di cui portano il nome, anch’esse tipicamente toscane, sono soffici e rotondi impasti di pasta brioche, uniti tra loro da crema chantilly o al cioccolato e ricoperte di zucchero, devono la loro caratteristica principale all'inzuppitura nell’Alkermes. 

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